Le nostre Discipline
Hai voglia di ascoltare un pò di Bachata?
Bachata
La bachata è un genere musicale originario della Repubblica Dominicana caratterizzato da un suono dolce e melodico. Oggi il ballo è conosciuto in tutto il mondo ma alle sue origini, agli inizi del ‘900, la bachata era diffusa soltanto nelle classi sociali più povere. I testi delle canzoni esprimevano situazioni difficili di questo particolare contesto sociale e questo ha portato la bachata ad essere definita come “música de amargue” (“musica di amarezza”).
Luis Segura viene considerato il primo compositore che ha rilanciato questo genere musicale grazie al brano “Pena por ti” del 1982. La bachata inizia a diffondersi in tutte le classi sociali.
Salsa
Afro-cubana (santeria):
Le danze Afro Cubane venivano praticate, dal punto di vista religioso (Santeria o Regla de Ocha) non per puro piacere ma per commemorare, ringraziare o chiedere aiuto alle divinità (Oricha), con regole precise nel canto, nel suono e nel ballo. Dal sincretismo di elementi della religione cattolica con altri della religione praticata dagli schiavi africani nasce la Santeria (religione) e le danze afro cubane in genere. Con il termine Santeria talvolta si esprime, erroneamente, la danza afro-cubana, che esiste invece come espressione artistica, folklorica e culturale, pur mantenendo precise regole nel canto, suono e ballo.
Rumba:
Nella musica cubana con il termine rumba si identifica un insieme di ritmi musicali e di danze che si svilupparono nelle provincie de L’Avana e Matanzas alla fine del XIX secolo. Essendo un ballo afro-cubano sensuale ed energetico, la rumba fu spesso repressa e bandita poiché era considerata oscena. La rumba cubana è completamente diversa dalla rumba da sala, o dallo stile di musica africana chiamata anch’essa rumba. Ci sono tre generi di Rumba.
Yambu:
Questo è lo stile più antico e più lento, chiamato anche “Rumba dei Vecchi”. Il ritmo è lento e incorpora movimenti che simulano fragilità; può essere ballata da soli o in coppia. Sebbene i ballerini possano flirtare con le compagne durante il ballo, non usano il vacunao della Rumba Guaguancó.
Guaguancò:
È generalmente più veloce del Yambú, con ritmi più complessi e sviluppa movimenti apertamente di approccio tra l’uomo e la donna. Le donne hanno il compito sia di attrarre l’uomo che di “proteggersi” da lui, che tenta di “possedere” la donna con il vacunao mentre lei è distratta – l’uomo indirizza la mano che tiene un fazzoletto verso le gambe o il bacino della donna per simulare un contatto sessuale. Per difendere se stessa, la donna copre con una o entrambe le mani, oppure può usare la gonna, il punto a cui è rivolto il “colpo” dell’uomo.
Columbia:
La Rumba Columbia è più veloce ed energica, con tempo 6/8, che spesso è accompagnato dal battito di una campana. Un ballerino solista, di solito un uomo, provoca i percussionisti, per spingerli a suonare ritmi complessi che il ballerino imita attraverso movimenti creativi e talvolta acrobatici. I ballerini possono anche competere tra di loro per dimostrare la loro agilità, forza, fiducia e senso dello humor. La Columbia incorpora molti movimenti che derivano dai balli congolesi e dal flamenco.
Danzon:
Nel 1879 a Matanzas Miguel Failde compone il brano “Las Alturas de Simpson” dando vita al Danzon, un adattamento di musica e figure di ballo popolare, un ritmo calmo e pacato che coniuga generi e stili della musica cubana. Inizialmente il ballo viene considerato scandaloso perché permetteva ai ballerini di ballare vicini con movimenti del bacino, ma, nonostante le critiche, il Danzon diventa subito popolare e predominante fino all’arrivo del Son.
Son:
Il son cubano è un ritmo nato a Santiago di Cuba verso la metà del XIX secolo. È il genere che ha dato origine ai ritmi caraibici più ballati oggi.
I contadini della zona, dopo il ritorno dal lavoro nei campi, si dilettavano in feste campestri chiamate changuì. In queste feste popolari ballavano e cantavano simulando e, talvolta, deridendo i padroni aristocratici. Non era insolito che gli schiavi andassero a “sbirciare” le feste che davano i padroni, sia per ammirare lo sfarzo che non potevano avere, sia per guardarli ballare.
Cha cha cha:
Hai voglia di ascoltare un pò di Salsa?
Salsa
Liscio
Il liscio è un ballo di coppia nato in Romagna tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX secolo che col passare degli anni si è diffuso in tutta Italia con prevalenza per l’Italia del Nord. Deve il suo nome alle movenze dei ballerini che usano scivolare, strusciare i piedi, quindi andare via liscio. Fondatore del genere è considerato Carlo Brighi, più noto come Zaclén, tant’è che, ancora oggi, l’espressione Taca, Zaclèn! (Attacca, Zaclèn!) costituisce l’invito ai musicisti perché inizino a suonare.
Liscio emiliano
Rispetto al liscio romagnolo, il liscio emiliano non si basa sui fiati ma sulla fisarmonica (in origine, l’organino bolognese). I valzer bolognesi erano in origine velocissimi. Il liscio emiliano comprende le “Danze filuzziane”, note anche come liscio bolognese, una danza che ha acquisito lo status di danza sportiva, al pari del folk romagnolo. Il liscio filuzziano prevede l’esecuzione di figure staccate da parte dell’uomo, che deve avere particolari qualità atletiche.
Nonostante le differenze esistenti a livello musicale, i brani del liscio romagnolo possono essere ballati alla maniera emiliana (avanzante e non sul posto), così come un brano di liscio emiliano può essere ballato alla maniera romagnola.
Strumenti solisti per questo sottogenere sono: voce, fisarmonica, sassofono. Tale filone è probabilmente il più legato alla vocalità, si è diffuso in Lombardia e Veneto.
Tra i compositori emiliani, di musica da ballo, si ricorda il reggiano Tienno Pattacini.
Liscio piemontese
Il liscio piemontese, liscio tradizionale piemontese, è più lento di quello romagnolo ed eseguito principalmente da fisarmonica, clarinetto in do, sassofono e voce. Alcune formazioni di liscio piemontese sostituiscono al basso elettrico il basso tuba e non utilizzano la chitarra; tale scelta è probabilmente diretto retaggio delle formazioni bandistiche precedenti.
Il liscio come danza sportiva
La Federazione Italiana Danza Sportiva (FIDS) ha codificato il liscio nell’ambito della danza sportiva come danza di coppia nelle categorie:
- Stile Nazionale come liscio unificato
- Stile Tradizionale e Folkloristico come liscio tradizionale piemontese
- danze folk romagnole
- danze filuzziane
Comprende sempre valzer brillante, polka e mazurca eseguite con piccole varianti nello stile e nel numero di battute al minuto (cioè nei bpm).
La categoria Stile tradizionale e folkloristico segue la divisione esistente nelle tre correnti esecutive nel ballo liscio: il liscio romagnolo, emiliano (filuzziano) e piemontese. Esse si differenziano per caratteristiche di velocità, melodiche ed esecutive del genere liscio.
-Fonte Wikipedia-